Il Bluetooth è ormai una tecnologia pervasiva nella nostra vita quotidiana: ogni giorno la usiamo per ascoltare musica, telefonare in vivavoce dalla nostra auto, usare tastiera e mouse senza fili, sincronizzare il braccialetto che traccia la nostra attività fisica.
Perché quindi non utilizzare questa tecnologia anche per accedere al trasporto pubblico?
Chi utilizza il Bluetooth lo trova comodo perché funziona bene ed è invisibile. In definitiva, si tratta di una tecnologia in grado di migliorare veramente la nostra vita, semplificando tanti piccoli gesti quotidiani.
Chi valuta il Bluetooth da un punto di vista più tecnologico ne apprezza – oltre alla buona dimestichezza degli utilizzatori – le capacità tecniche in termini di stabilità, efficienza energetica, latenza e capacità di banda, oltre che alla quasi scontata compatibilità tecnologica di qualsiasi smartphone o tablet presenti sul mercato.
Ma è proprio sulla “magia” della comunicazione senza fili che OpenMove ha fatto leva per lanciare, nel 2022, due progetti che sdoganano l’utilizzo del Bluetooth in ambito trasporto pubblico, per la prima volta in Italia – e tra le prime in Europa – su scala regionale. In particolare, la tecnologia è stata utilizzata per innovare il processo di validazione dei titoli di viaggio acquistati da smartphone.
I due progetti in questione sfruttano due approcci tecnologici differenti e, per questo motivo, è interessante metterli a confronto; sono pure differenti, seppur ugualmente splendidi, i due territori interessati da questi due progetti: il Trentino e la Sardegna.
Immagine generata con Stable Diffusion AI
Sfruttare al meglio l’hardware esistente: il progetto Bluetooth in Trentino
Vediamo ora di entrare nel merito del progetto di validazione Bluetooth in Provincia Autonoma di Trento.
Il progetto è costituito, oltre ad un sistema di bigliettazione Account Based e un layer di MaaS Integration, da un’app (chiamata “OpenMove”) scaricabile gratuitamente dagli Store. Questa app è lo strumento della piattaforma di mobilità di OpenMove che permette agli utenti finali di viaggiare accedendo a numerosi servizi di trasporto del territorio.
L’app, in Trentino, è utilizzata da più di 100.000 utenti e permette di pianificare il percorso intermodale sfruttando tutta la rete del trasporto pubblico locale nella provincia di Trento – compresi autobus urbani ed extraurbani, funivia e treni regionali – consultare gli orari per linea e fermata ed acquistare i titoli di viaggio con un solo tocco, per poi validarli alla salita sul mezzo.
La validazione tramite Bluetooth è stata resa disponibile sugli oltre 700 mezzi in forza a Trentino Trasporti e si va ad aggiungere alle altre tipologie già comunemente in uso, come la lettura del QR code a bordo veicolo o la scansione del tag NFC sempre presente in vettura.
La nuova funzionalità, grazie alla tecnologia Bluetooth, permette agli smartphone degli utenti di rilevare il mezzo su cui sono saliti, rendendo l’esperienza utente ancora più fluida. La particolarità di questo progetto è che il segnale Bluetooth necessario alla validazione viene emesso dalla centralina installata a bordo del mezzo stesso. Questo segnale può quindi contenere informazioni circa la linea e la corsa stessa, dati che sono perfettamente noti alla centralina stessa che ospita a bordo il sistema AVM/AVL di Trentino Trasporti.
L’approccio tecnologico scelto in questa caso è stato quello di far comunicare lo smartphone dell’utente direttamente con l’hardware di bordo già presente e non si è reso necessario quindi installare dispositivi aggiuntivi. Questa metodologia rende l’innovazione particolarmente smart, sia per l’operatore di trasporto sia per gli utenti.
Differente, invece, è stato l’approccio nel progetto in Regione Autonoma della Sardegna.
La versatilità dei beacon BLE: il progetto Bluetooth nella Regione Autonoma della Sardegna
Nel 2016, la Regione Autonoma della Sardegna ha intrapreso un processo di revisione del proprio sistema tariffario con l’obiettivo di armonizzare le diverse modalità di trasporto su tutto il territorio regionale.
È in questo contesto che si inserisce la gara pubblica indetta nell’estate del 2021 e aggiudicata ad OpenMove ad inizio del 2022: nel suo processo di unificazione dei vari sistemi di trasporto, la Regione ha deciso di dotarsi di un sistema di bigliettazione Account Based che consenta agli utenti del Trasporto Pubblico Locale di usufruire di un nuovo canale commerciale, aggiuntivo a quelli già operativi sul territorio, per l’acquisto ed il consumo di tutti i titoli di viaggio per autobus, treni e metro presenti nel portafoglio regionale ed in quello delle varie aziende di trasporto presenti.
Il nuovo sistema mira a raggiungere un’intermodalità effettiva, superando quelle che sono le barriere e le logiche di competizione tra aziende di trasporto diverse ma operanti in territori limitrofi. L’utente viene messo al centro con tutti i suoi bisogni e il fine è quello di offrire un servizio migliore al cittadino, al quale interessa arrivare a destinazione senza intoppi senza preoccuparsi se il suo viaggio coinvolgerà uno o più operatori di trasporto.
Per raggiungere questo livello di intermodalità, la strategia scelta è stata quella di costruire un sistema ABT (Account Based Ticketing) parallelo ai sistemi di bigliettazione elettronica media-based preesistenti, che potesse garantire scalabilità e rapidità di adozione.
Il progetto ha previsto la creazione di una soluzione per gli utenti finali arricchita da un potente cerca percorso intermodale, funzionalità di palina virtuale, bigliettazione, pagamento one-tap e validazione, il tutto nell’unica app “Around Sardinia”.
Per dare all’utenza la possibilità di validare rapidamente il biglietto acquistato e nella modalità più congeniale ad ognuno, si è scelto di implementare il paradigma di validazione inversa previsto dalla ISO/TR 20526 relativa all’Account Based Ticketing, mettendo in campo ben 3 tecnologie di validazione a disposizione dello smartphone dei viaggiatori:
- validazione ottica QR Code
- validazione contactless NFC
- validazione Bluetooth
La validazione Bluetooth ha previsto l’installazione a bordo dei mezzi e nelle fermate del trasporto pubblico di beacon BLE autoalimentati, impostati per la trasmissione di un identificativo univoco in modalità advertising, sfruttando il protocollo iBeacon. Il dato di validazione risulta quindi geolocalizzato e questo consente la ricostruzione della posizione dell’utente, funzionale a diversi schemi tariffari e paradigmi di validazione.
Immagine generata con Stable Diffusion AI
Approcci a confronto
I due progetti presentati hanno in comune la presenza del sistema di bigliettazione Account Based messo in campo da OpenMove, che abilita il canale di vendita mobile grazie alla potenza dell’inversione del paradigma della validazione suggerito dalla ISO/TR 20526:2017. La capacità di gestire entrambi gli scenari all’interno di una piattaforma di mobilità rappresenta lo stato dell’arte nei Sistemi di Bigliettazione Elettronica, nonché un requisito importante per abilitare un progetto MaaS in un territorio.
Oltre alle validazioni più “tradizionali” (QR Code e tag NFC letti dallo smartphone degli utenti) entrambi i progetti hanno implementato la validazione Bluetooth ma con due approcci differenti:
- nel caso del Trentino, il segnale Bluetooth per la validazione è emesso dalle centraline di bordo mezzo;
- nel caso della Sardegna, il segnale Bluetooth è generato da dispositivi beacon autoalimentati posizionati sui mezzi di trasporto e alla fermate.
Si tratta di due metodologie differenti per raggiungere i medesimi obiettivi: facilitare sempre più la vita a chi usufruisce del trasporto pubblico, consentire un incarrozzamento più veloce in fermata e migliorare la ricchezza di dati per l’operatore di trasporto onde avere il polso dei flussi di mobilità in tempo reale.
L’utilizzo delle centraline a bordo mezzo in Trentino è stato possibile grazie alla presenza di un unico operatore di trasporto su gomma e ad una sostanziale omogeneità delle tecnologie di bordo; in Sardegna, essendo presenti decine di operatori di trasporto con tecnologie di bordo differenti, si è reso necessario ricorrere all’installazione di dispositivi esterni per poter garantire lo stesso livello tecnologico su tutta l’offerta di trasporto.
Il vantaggio dei dispositivi esterni è quello di poter essere posizionati anche nelle fermate e non solo sui mezzi: questo consente di effettuare il contatto Bluetooth ancora prima dell’arrivo del mezzo in fermata, anche solo per semplici scopi di infomobilità. Per contro, un dispositivo autonomo ed autoalimentato ha bisogno di più manutenzione (es. sostituzione della batteria) rispetto alla centralina di un mezzo che ricade già sotto la manutenzione ordinaria dei sistemi di bordo.
La validazione Bluetooth attraverso la centralina del mezzo consente un “corto-circuito” informativo tra AVM/AVL e sistema di bigliettazione, al fine di scambiare informazioni “in loco”. Queste informazioni, grazie all’essenza stessa di un sistema di ticketing Account Based possono comunque essere scambiate mediante comunicazione server-to-server tra AVM e ABT.
In conclusione, non solo sono possibili entrambi gli approcci, ma anche una situazione ibrida in cui – dove possibile e se conveniente – utilizzare l’hardware già presente a bordo mezzo (esistono AVM già compatibili, ma si potrebbero usare anche – a seconda dei casi – i validatori o, in casi estremi, lo smartphone di servizio) per generare il segnale di validazione e negli altri casi installare dei dispositivi beacon autonomi e dal costo decisamente contenuto.
In tutti i casi l’obiettivo è sempre lo stesso: consentire un accesso facile e intermodale alla mobilità, proprio come è immediato salire in auto e girare la chiave nel cruscotto. Il Bluetooth nel trasporto ha le potenzialità per diventare imprescindibile solo se si comporta come negli altri scenari di vita quotidiana: scomparire per lasciare più tempo e spazio alla nostra vita che è unita da quel prezioso filo rosso che prende il nome di mobilità.